In questo articolo andiamo a vedere insieme un esempio di pranzo ricchissimo di nutrienti e antiossidanti e allo stesso tempo efficace contro la stanchezza postprandiale. Ovviamente ti consiglio sia di provarlo così come lo riporto io, sia di sperimentare le 1000 varianti possibili.
Preciso che questa preparazione è particolarmente adatta come pranzo, mentre la sconsiglio a cena, durante la quale consiglio di non consumare cereali per non destabilizzare la glicemia.
Verdure in pinzimonio
Ogni pasto dovrebbe aprirsi con della verdura, che prepara lo stomaco per la digestione, idrata, e comincia a stimolare i primi segnali di sazietà grazie alle fibre (punto particolarmente importane per chi è obeso o sovrappeso).
Oggi ti consiglio, invece della solita insalata verde, il pinzimonio. Senza improvvisarsi chef e tentare di creare piatti artistici (scusa, ma questo non è un sito di alta cucina
ti basta mettere in un piatto una carota, un gambo di sedano, un carciofo, un pomodoro e una barbabietola da una parte, e olio, sale, limone e origano dall’altra.
Sì, puoi mangiare con le mani ![]()
Già che ci sono, una precisazione: non ho nulla contro l’insalata, ma per favore, che non sia sempre la solita insalata verde (o peggio, bianca). Le barbabietole (rape rosse, le trovi sottovuoto in piccole confezioni al supermercato), ad esempio, sono un’eccezionale fonte di antiossidanti, come testimonia il loro colore scuro.
Impara a variare e scegliere verdure dal colore e sapore deciso, preferisci la rucola alla lattuga iceberg, abbonda con l’olio (se è di ottima qualità e non hai evidenti problemi di peso), aggiungi sempre un mezzo limone spremuto ai tuoi antipasti.
Grano saraceno e fagioli neri
Poi arriva il piatto consistente, che poi è quello che tanti sbagliano. Ti serve a poco mangiare la tua insalatina se poi finisci con la spaghettata al pomodoro: una volta vuotato il piatto, dormire sarà il tuo unico desiderio.
Un piatto che non solo evita questa triste conseguenza della “dieta italiana moderna”, ma è anche stra-ricco di antiossidanti è il perfetto abbinamento grano saraceno/fagioli neri.
Il grano saraceno è il migliore dei cereali contro i radicali liberi, superiore come nutrienti rispetto al frumento e al riso e di ottimo sapore: ho avuto modo di parlarne qui.
I fagioli neri, americani, dal canto loro sono ricchissimi di polifenoli antiossidanti, dai quali deriva il colore scuro della buccia (mentre la polpa è bianca), oltre a ovviamente tutti i composti benefici dei legumi (fitonutrienti, fibre ecc.).
Come si preparano? Il grano saraceno va sciacquato e cotto in poca acqua per 20 minuti (ovviamente mi riferisco a quello in chicchi, non cuocere la pasta di grano saraceno per 20 minuti!) mentre i fagioli neri hanno bisogno di una notte di ammollo e una cottura di circa 1 ora, 1 ora e mezza (molto meno se in pentola a pressione), insomma come tutti i legumi.
A questo punto uniscili e condisci con olio, spezie (quello più indicate a mio avviso sono coriandolo, curcuma e cumino) e poco sale.
Legumi e cereali devono essere consumati in parti uguali, ovvero il tuo piatto deve essere composto visivamente dal 50% di fagioli neri e 50% di grano saraceno.